In Costa Rica lo chiamano l?artista della natura. È Virgilio Vidor, 67 anni di cui 43 vissuti in America centrale. Cresciuto da una una famiglia povera a Fregene, costretto ad interrompere precocemente gli studi, ma spinto da un grande sogno di libertà e di innovazione, lancia la grande sfida della sua vita: fecondare la fertile terra dei Tropici con il seme della conoscenza ereditata dai suoi avi nella coltivazione della vite. Un progetto che il 67enne è riuscito a realizzare, regalando alla Costa Rica la suo primo vitigno autoctono.
Questa è una storia che parte da lontano,il 5 dicembre 1972 Virgilio arriva a Playa de Panama in Costa Rica a bordo di una vecchia jeep gialla con i genitori Fiorenzo e Rina e il fratello Giuseppe, portando con sé una capra, una chitarra e un materasso. Da qui comincia la sua fantastica avventura.Negli anni Settanta ha scelto la Costa Rica perché voleva vivere in un ambiente pacifico e in armonia con la natura. Suo fratello, allora 21enne, decise di seguirlo. Poi la palla passò ai genitori. A quei tempi era molto difficile comunicare tra l?Italia e l?America Centrale. Se ci avessero lasciato partire soli, ci avrebbero perso per sempre. Così, non potendosi affidare a internet o Skype, i genitori appoggiarono il progetto dei figli e si ritrovarono a emigrare anch?essi in Costa Rica per aprire un?azienda vitivinicola.
La sua passione per l’osservazione del mondo naturale, infatti, si manifesta sin da bambino, quando matura la consapevolezza che nella società l’intelligenza e l’amore debbano essere al servizio della natura ?in uno scambio sostenibile con l?uomo, dentro un processo etico e non politico, di continua innovazione e di sviluppo globale?
Dopo 44 anni di ricerca , un italiano è riuscito a creare i primi vitigni provenienti dalla Costa Rica . L’idea è che il paese sarà presto in grado di produrre un vino 100% tico . Ma come ha fatto ha realizzare il suo sogno?
È semplice ha ottenuto nuovi vitigni ibridando le nostre viti mediterranee e quelle selvatiche tropicali locali. In questo modo si sono create viti autoctone, promuovendo lo sviluppo del paese e stimolando l?innovazione. Tanto che se oltre al caffè la Costa Rica potrà offrire un calice di vino, sarà proprio grazie al 67enne italiano. Pur non avendo mai finito le superiori, avrebbe tanto voluto laurearsi in botanica o diventare scienziato.
Ci racconta Virgilio: ?In fondo ora ce l?ho fatta. Mi sono laureato da solo, senza diplomi ma combattendo sul campo di battaglia. Sono felice di avere lottato e di avere vinto?. Uva Costa Rica è pronto , ciò che è necessario è quello di creare di più e meglio .Sembra difficile da credere , ma in un giardino a Curridabat primo vitigno è stato creato al 100 % del Costa Rica .
Il tumore che lo ha colpito qualche anno fa e che Virgilio ha superato con coraggio, non ha scalfito la sua energica vitalità e il suo amore per la ricerca, che anzi continua instancabilmente per ottenere nuove varietà di uva tropicalizzata, incrociando le diverse specie, in particolare la Vitis tiliifolia (selvatica nell?America Centrale), Vitis Vinifera (le uve più pregiate, provenienti dall’Europa e dall’Asia) e Vitis Labrusca (originaria del Nord America). Ha inoltre selezionato cloni specifici con le caratteristiche migliori e mutazioni di varietà esistenti, ottenendo delle specie promettenti, che sono le prime uve autoctone della Costa Rica e dell’America centrale. Dopo aver creato molti ibridi tra diverse specie di Vitis, la sua prossima sfida sembra quasi impossibile da raggiungere: ottenere ibridi intergenerici tra diversi tipi di vitaceae.. un po’ come incrociare un gatto con una tigre!
Tutt’oggi Virgilio vive a Curridabat, nel cuore della Costa Rica, a 1300 metri sul livello del mare, dove coltiva la grande passione della sua vita in un vero e proprio giardino-laboratorio chiamato Vitisvidor, meta ogni anno di migliaia di visitatori, semplici curiosi o appassionati. Entrare nel giardino del Maestro è come entrare nel paradiso terrestre. E ‘un posto meraviglioso, dove oltre alle uve ci sono anche molti tipi di piante rare che non si penserebbe mai di trovare ai Tropici. Virgilio lavora con oltre 800 differenti biotipi di uve,alcune di queste varietà saranno per il consumo come uva da tavola e altri utilizzati per fare il vino .Così presto possiamo godere le prime uve della Costa Rica, e perché non festeggiare con un buon vino del tutto tico.
FONTE: Giornale “il Fatto Quotidiano”
Sarei interessato a mettermi in contatto con questo italiano,mi trovo in Costarica e vorrei lavorare per lui in questo progetto,ho esperienza nella potatura e nella raccolta dell’uva in Toscana(Italia)nella zona del Chianti dove viene prodotto un vino di buona qualità.Sono di origine Costaricana,sono un gran lavoratore,parlo bene l’italiano e ho intenzione per il futuro di vivere e lavorare nel mio paese e questa mi sembra una buona opportunità.Vi sarei grato se potreste mettermi in contatto con lui o come contattarlo,grazie.