Sono stati assegnati lo scorso 22 gennaio a Roma nella prestigiosa sala della Protomoteca in Campidoglio i premi di Un Bosco per Kyoto, durante la cerimonia organizzata da Accademia Kronos.
Questo riconoscimento viene assegnato ogni anno alle personalità scientifiche e politiche che più si sono distinte per la tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria in Italia e all’estero. Il premio viene assegnato in particolare a chi si è impegnato per la diffusione di sistemi per il risparmio energetico e per la riduzione di gas serra nell’atmosfera.
Sono molti e variegati i riconoscimenti assegnati in questa edizione 2013. Sono stati riconosciuti meriti ad alcuni volti noti (come l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, per il suo impegno per la tutela degli animali), a industriali e professionisti (come la NWG, per le sue autovetture elettriche a impatto zero) e a comuni e nazioni particolarmente virtuose.
Tra queste non poteva mancare il Costa Rica, un paese che ha fatto della tutela ambientale la sua bandiera. Le proiezioni indicano come il Costa Rica nel 2020 sarà l’unica nazione a raggiungere un livello di emissioni di CO2 inferiori alla quantità di ossigeno immesso in atmosfera dalle sue foreste.
Premiato anche il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha ricevuto un premio per la svolta verde che ha dato alla costituzione del suo paese. Ha infatti inserito il primo vero articolo ambientalista della storia, Il diritto della Madre Terra, fortemente voluto per ritrovare l’equilibrio e l’armonia con la natura.
Una curiosità: è stato assegnato un premio anche alla rosa principe di Seborga, un ibrido di colore rosso cangiante creato dal maestro floricoltore di Sanremo Antonio Marchese. La particolarità di questo fiore sta nei suoi colori: durante la sua vita ripercorre tutte le tonalità del rosso.
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